Bruciori, pruriti, perdite vaginali e vulvodinie non vanno trascurati, ma impongono approfondimenti diagnostici in quanto possono celare o possono coesistere con patogeni importanti, come la clamidia o l’HPV e altre malattie trasmissibili tra i partner.

Il dolore mestruale, cronico o ai rapporti può essere un sintomo spia di patologie che vanno diagnosticate e trattate precocemente come adenomiosi ed endometriosi per prevenire infertilità e conseguenze invalidanti che spesso portano ad interventi demolitivi e possono recidivare.

 

Quali indagini posso fare per le infezioni o i dolori genitali?

Ecografie ginecologiche che con il nuovissimo ecografo, che ho nel mio studio di Cordenons (PN), mi permette una diagnostica più precoce e accurata delle patologie ovariche, tubariche e uterine, soprattutto mirate a cercare endometriosi e adenomiosi, anche usando il Doppler e l’ecografia 3D e 4D.

Tamponi vulvari, vaginali, cervicali, endometriali e su sperma o genitali maschili, sia colturali, con esame microscopico e antibiogramma che molecolari che sono più accurati e rilevano batteri, virus, funghi o protozoi che potrebbero sfuggire ad un comune tampone vaginale in modo da prevenire, inquadrare e trattare meglio sia le infezioni che le vulvodinie. 

  • Tamponi molecolari che faccio soprattutto alle giovanissime, a chi non ha ancora avuto figli o li sta cercando per rilevare i principali microbi trasmissibili in genere asintomatici, in lui e lei, ricercando almeno: Chlamydia trachomatis, Neisseria gonorrhoeae, Mycoplasma genitalium, Mycoplasma hominis, Ureaplasma Parvum, Ureaplasma urealyticum, Trichomonas vaginalis.
  • Tamponi colturali, con esame microscopico e antibiogramma, per valutare i microbi che provengono dal suo intestino, come candida ed escherichia coli, che quindi possono continuare a passare in vagina e vescica senza adeguate strategie preventive e per valutare se ha una quantità adeguata di lattobacilli che la proteggono o se bisogna integrarli.

HPV test per la donna e per il partner maschile  per quelle coppie che desiderano valutare la situazione HPV in entrambi.

Colposcopie, vaginoscopie, vulvoscopie, anoscopie e peniscopie per per la diagnosi ed il trattamento più completo dei condilomi, herpes o molluschi contagiosi.

Indagini di laboratorio che posso farle per i dolori pelvici:

  1. Microbioma vaginale ed endometriale
  2. Microbioma intestinale
  3.  Intolleranze al lattosio e glutine
  4. Malattie autoimmuni infiammatorie

 

PAPILLOMA VIRUS E INFEZIONI GINECOLOGICHE

Alcuni virus del papilloma umano (HPV) possono causare condilomi o verruche che si possono ricercare e trattare in studio. I ceppi di HPV ad alto rischio oncologico possono causare lesioni pretumorali o tumori invasivi del collo uterino, vagina, vulva, ano, pene e cavo orofaringeo, senza dare sintomi o segni visibili ad occhio nudo ma con strumenti come il colposcopio e con indagini genetiche. La diagnosi di HPV spesso crea sospetti, tensioni e disagi nelle coppie oltre che timori oncologici e frustazione quando persiste. Sempre più coppie si rivolgono a me per l’esperienza clinica oncologica e la formazione psicologica e sessuologica, per effettuare indagini mirate, avere consigli per limitare la trasmissione di HPV con il partner e per gli studi che sto facendo ed i trattamenti mirati ad aiutare a far regredire le alterazioni virali e pretumorali ed aumentare le difese immunitarie cervico-vaginali.

I microorganismi che causano infezioni ginecologiche si possono acquisire dal partner, come l’HPV, ma più spesso dal proprio intestino, come la candida. Le malattie sessualmente trasmesse (MST) sono in genere pericolose per la salute e in particolare per la fertilità. Quasi sempre non si avverte alcun sintomo e si possono trasmettere inconsapevolmente: HIV, sifilide, epatiti virali, Clamidia, Neisseria, Micoplasmi, ..Chi ha l’HPV ha maggiore rischio di avere preso anche altre MST e viceversa, quando si rileva una MST  bisogna anche tenere presente il maggiore rischio di HPV. Quindi è importante fare prevenzione, diagnosi precoce con specifici test , coinvolgendo anche il partner, soprattutto prima di affrontare una gravidanza, un percorso di cura dell’ infertilità oppure una procedura intrauterina, come inserire una spirale o fare indagini invasive endouterine. Eseguo nel mio studio tamponi, indagini microbiologiche colturali e/o su DNA o RNA dei microorganismi. Se necessario anche al partner.

I microorganismi che originano dall’intestino possono colonizzare la vulva, vagina e a vescica, soprattutto se le difese locali sono scarse, come quando vi sono pochi lattobacilli e/o carenza di estrogeni. Vi possono essere sintomi come bruciori, prurito, odori sgradevoli  e secrezioni vaginali intense o con aspetto alterato. Se le difese immunitarie ed i lattobacilli vaginali sono scarsi, i microorganismi di origine intestinale possono favorire la persistenza di papilloma virus. La Candida e microrganismi che vivono nell’intestino, come l’Escherichia Coli o lo Streptococco, possono dare infezioni  che ricorrono frequentemente e inducono ad utilizzare spesso farmaci,  alterano la qualità di vita personale e di coppia e favoriscono l’attecchimento o limitano la guarigione da HPV e malattie sessualmente trasmesse.

Cause di persistenza e recidiva delle infezioni ginecologiche

Autosomministrazione incongrua di farmaci senza aver fatto una visita
Resistenze agli antimicrobici
Reinfezione dall’intestino
Alterazione dell’ ecosistema vaginale

Eccessivo uso di prodotti per l’igiene intima

Rapporti sessuali penetrativi
Rapporti oro-genitali
Ambiente caldo, umido

Indumenti attillati

Fumo e cortisonici
Carenza di estrogeni
Diabete non compensato
Deficit immunitari vaginali

 

Vedi allegati:

Come inquadrare le vaginiti

Papilloma Virus

ENDOMETRIOSI E DOLORI PELVICI 

L’endometriosi è la presenza di tessuto endometriale al di fuori della sua normale sede anatomica. Si può localizzare nelle ovaie, nel peritoneo e/o in impianti profondi. E’ una patologia molto frequente, ma subdola dato che può dare sintomi aspecifici, non essere palpabile durante la visita o visibile alla ecografia e pertanto viene scoperta in genere tardivamente, magari dopo aver già compromesso la fertilità o la qualità di vita. Può essere prevenuta anche con un sano stile di vita e trattata con antidolorifici, progestinici ed estroprogestinici o con interventi. Un numero sempre crescente di pazienti si rivolge a me per un piano personalizzato di trattamento dato che, come Presidente della Società Italiana di Conservazione della Fertilità, ed esperto di terapie ormonali, sono noto per privilegiare trattamenti non chirurgici, che aiutino a proteggere e favorire la fertilità e a ridurre il rischio che l’endometriosi si trasformi in tumori ovarici.

I dolori che insorgono nella parte bassa dell’addome o originano dai genitali possono avere moltissime cause, a volte concomitanti. Pertanto, identificata una causa, ad esempio l’endometriosi, bisogna comunque escludere altre cause di dolore, come tumori, gravidanze extrauterine o infezioni pelviche trascurate da clamidia che possono compromettere la fertilità. Pertanto la valutazione ginecologica deve essere accurata e completa e spesso si avvale di indagini di laboratorio (test di gravidanza, indagini microbiologiche, marcatori tumorali)  o strumentali (risonanza magnetica pelvica, clisma opaco) da portare ad un successivo controllo a breve termine. Per individuare presto le possibili cause è innanzitutto importante che la paziente informi  nel modo più dettagliato del tipo di dolore, localizzazione, irradiazioni, quando insorge, cosa lo accentua o attenua e a cosa si associa.

 

Tipo di dolore Acuto Ciclico Cronico
Caratteri Improvviso Associato a fasi del ciclo Dura da oltre 3 mesi
Cause principali Gravidanza extrauterina (GEU)

Malattia Infiam. Pelvica (PID)

Torsione di un annesso

Appendicite

Endometriosi

Algo o dismenorrea

Ovulatorio

 

Ginecologico (endometriosi)

Intestinale

Urinario

Muscoloscheletrico

Psicogeno

 

 

Dolore pelvico cronico, vulvodinia  e muscolatura perineale

Quando il dolore pelvico è presente da molto tempo e non si trovano cause o rimedi adeguati potrebbero esserci patologie che richiedono una approfondita e metodica esclusione delle cause ginecologiche e non. Il dolore vulvare senza apparenti cause va valutato in tutti i suoi aspetti, neurologici, microbiologici, oncologici preventivi fino a quelli psicologici. A volte può dipendere da cause che hanno creato inizialmente il dolore, ma il microorganismo o l’agente traumatico non c’è più e non è trattabile, ma ha indotto un “dolore che si auto mantiene senza causa”, in questo caso servono terapie che attenuano l’ipersensibilità o che posso gestire collaborando con neurologi o anestesisti esperti nel dolore pelvico cronico. Spesso il dolore è associato o causato da contrattura dei muscoli pelvici. Questo lo valutiamo ad ogni visita ginecologica e quando è necessario lo gestisco con le fisioterapiste specializzate in riabilitazione perineale con cui collaboro.

 

Vedi allegato:

Dolore pelvico

Come scoprire in tempo l’ endometriosi e come trattarla

 

VIDEO

Ultimo aggiornamento: 14 gennaio 2024 ore 23:29